Santa Margherita d'Antiochia
- Dettagli
Salute a te viandante,
Io sono Margherita, sono nata nel 275 ad Antiochia di Pisidia, una delle più fiorenti città dell’Asia Minore. Mio padre Edesimo era un sacerdote pagano e dopo la morte di mia madre mi affidò ad una balia che abitava nella campagna vicina. La mia balia, in segreto, era una cristiana e mi educò secondo i principi cristiani e quando ritenne che io fossi matura mi presentò per ricevere il battesimo.
Tutto ciò avvenne, ovviamente, ad insaputa di mio padre. Siamo durante il periodo delle persecuzioni scatenate da Massimiano e Diocleziano, ed io crebbi apprendendo la storia di eroismi dei fratelli di fede, irrobustivo il mio spirito ispirandomi al Vangelo ed ero fermamente decisa ad emulare il coraggio dimostrato dai cristiani davanti alla crudeltà delle persecuzioni e nelle mie preghiere chiedevo di essere degna di testimoniare la mia fedeltà a Cristo. Mio padre, ignaro di tutto ciò, decise, però, di riprendermi ormai quindicenne presso la sua casa di Antiochia. Una sera chiesi a mio padre cosa rappresentassero le statuette e le lampade che erano in casa, lui mi spiegò che quelli erano gli idoli che adorava e mi invitò a bruciare incenso per loro. Io ascoltavo indifferente quello che mi diceva, per questo credette che mancassi di una educazione religiosa adeguata al mio rango sociale. Mi affidò, cosi, ad un maestro di sua conoscenza, io non gradivo gli insegnamenti pagani e alla fine gli rivelai di essere cristiana. Mio padre non esitò a mandarmi via di casa ed io, contenta, ritornai dalla mia balia che mi accolse a braccia aperte. Un giorno mentre conducevo le pecore al pascolo, mi vide Olibrio, nuovo governatore della provincia; subito rimase colpito dalla mia bellezza e venni condotta al suo cospetto e mi chiese di diventare sua sposa. Subito gli dichiarai di essere cristiana e fui irremovibile nel professare la mia fede. Egli mi condannò allora alla flagellazione e all'incarcerazione. In carcere mi apparve il demonio sotto forma di un terribile drago, mi inghiottì, ma io con una croce tra le mani, squarciai il ventre del mostro sconfiggendolo. Da questo episodio, mi fu riconosciuta, nella devozione popolare la virtù di facilitare il parto alle donne che mi invocano prima dell'inizio delle doglie. In seguito le mie affermazioni, il mio rifiuto delle pratiche pagane e le molte conversioni che avvennero, mandarono su tutte le furie il governatore che emise la sentenza di condanna a morte. Venni decapitata il 20 luglio 290, avevo quindici anni. Il mio corpo venne raccolto e portato in luogo sicuro dai fedeli e fu fatto oggetto di grande venerazione.
Health to you traveller,
Iam Margaret, I was born in 275 in Antioch of Pisidia, one of the most flourishing cities of Asia Minor. My father Edesimo was a pagan priest and after my mother's death he entrusted me to a nurse who lived in the nearby countryside. My nurse, secretly, was a Christian and educated me according to Christian principles, and when she thought I was mature, she introduced me to receive baptism. All this happened, of course, without my father's knowledge.
We are during the period of persecution triggered by Maximilian and Diocletian, and I grew up learning the story of faith brothers' heroisms, strengthening my spirit inspired by the Gospel and firmly determined to emulate the courage shown by Christians in the cruelty of persecutions and in my prayers I asked to be worthy of witnessing my loyalty to Christ. My father, ignorant of all this, decided, however, to take me again when I was fifteen years old at his house in Antioch. One night I asked my father what they were representing the statuettes and the lamps that were in the house, he explained to me that those were the idols he worshipped and invited me to burn incense for them. I listened indifferently to what he told me, so he believed I lacked a religious education appropriate to my social status. So he entrusted me to a master he knew, I did not like the pagan teachings and ultimately I revealed him to be Christian. My dad did not hesitate to send me away from home and I, happy, went back to my nurse who welcomed me with open arms. One day as I was taking the sheep to the pasture, Olibrio, the new governor of the province, saw me; he was immediately struck by my beauty. I was led to her presence and he asked me to become her bride. I immediately declared him to be Christian and I was unmoving in professing my faith.
He then condemned me to flagellation and incarceration. In jail, the devil appeared in the form of a terrible dragon, swallowed me, but with a cross in my hands I broke the belly of the monster defeating him. From this episode, I was recognized, in popular devotion, the virtue of facilitating childbirth to women who invoke me before the beginning of the labour pains. Later my statements, my rejection of pagan practices, and the many conversions that took place, made the governor fly into a fury and he issued the sentence of death. I was decapitated on July 20, 290, I was fifteen. My body was collected and brought to a safe place by the faithful and was subject to great reverence.