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Papa Bonifacio IX

 

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Salute a te viandante,

Io sono Pietro Tomacelli e sono nato a Casarano nel 1354 da una nobile famiglia napoletana. Mio padre si chiamava Giacomo, ed era barone di Casaranello (oggi Casarano), mentre mia madre si chiamava Verdella Caracciolo.

Fui battezzato proprio qui, nella chiesetta paleocristiana di Santa Maria della Croce. La notizia circa i miei natali casaranesi e quella del battesimo sono testimoniate da una lapide in marmo tuttora esistente, fatta collocare dal vescovo Antonio Sanfelice (1708-1736) in Santa Maria della Croce. Quest'epigrafe settecentesca, come riportato nel suo stesso testo latino, sostituisce un’altra iscrizione commemorativa, più antica di trecento anni e rinnovata perché spaccata. 

Conoscete ben poco del periodo che precede la mia elezione a Papa. Mi sono trasferito a Napoli dove ho intrapreso gli studi di teologia, per decisione  di Urbano VI nel 1381 sono stato ordinato cardinale diacono di San Giorgio, e nel 1385 cardinale presbitero di Sant’Anastasia. La scelta di quest’ultimo titolo è un ossequio all’omonimo cenobio benedettino, sulle serre casaranesi, in cui da giovane ho ricevuto la prima formazione. 

Nel 1389, alla morte di Urbano VI fui proclamato Papa col nome di Bonifacio IX.

Pur non essendo né un esperto teologo, né avendo aderenze nella curia, mi sono sempre mosso con tatto e prudenza ...d'altronde la mia è stata un’epoca difficile, l'epoca dello scisma d'occidente. Germania, Inghilterra, Ungheria, Polonia e gran parte dell’Italia mi hanno accettato come papa. Ma il mio pontificato è stato contrastato da due antipapi: Clemente VII (1378-1394) e Benedetto XIII (1394-1417). Entrambi risiedettero ad Avignone sotto la protezione dei francesi.

Durante il mio pontificato forte è stata la pressione per la convocazione di un concilio ecumenico, come unico modo per ricomporre lo Scisma d’occidente, ma il movimento conciliare non si è fatto strada durante il mio papato. Ho celebrato a Roma due giubilei. Il primo nel 1390, già dichiarato dal mio predecessore Urbano VI e il giubileo del 1400 che ha attirato a Roma grandi folle di pellegrini, in particolare dalla Francia. 

Nel corso del mio regno ho ripristinato la sovranità papale su Roma: non è stato facile sottrarla alle mire delle grandi famiglie feudatarie locali. Ho avviato anche la fortificazione di Castel Sant’Angelo e dei ponti sul Tevere.

Sono morto nel 1404 dopo una breve malattia.

Bellissimo e significativo è stato il riferimento fattomi, nel discorso di commiato rivolto il 5 ottobre del 1980, da Giovanni Paolo II a conclusione della sua visita pastorale ad Otranto. Nell’aeroporto di Galatina (Lecce), il Pontefice – rivolgendosi alle autorità e ai fedeli – ha detto tra l’altro: “Con pari intensità di sentimento esprimo la mia riconoscenza ai numerosi lavoratori di Casarano, patria di Bonifacio IX e importante centro industriale del Salento”.

 

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Health to you traveller,

I am Pietro Tomacelli and I was born in Casarano in 1354 by a noble Neapolitan family. My father was called Giacomo, and he was Baron of Casaranello (today Casarano), while my mother was called Verdella Caracciolo.

I was baptized right here in the early Christian church of Santa Maria della Croce. The news about my birth and baptism in Casarano is witnessed by a marble tomb still existing, placed by bishop Antonio Sanfelice (1708-1736) in Santa Maria della Croce. This eighteenth-century epigraph, as reported in its Latin text, replaces another commemorative inscription, older than three hundred years and renewed because it was split.

You know very little about the period before my election to Pope. I moved to Naples where I started the studies of theology, by decision of Urban VI in 1381 I was ordained Cardinal deacon of St. George, and in 1385 Cardinal presbytery of Sant ' Anastasia. The choice of the latter title is a treat to a Benedictine cenoby, on the Casarano hills, where I received the first training as a young man.

In 1389, after the death of Urban VI I was proclaimed Pope and took the name of Boniface IX.

Although not a theologian expert, nor having adherence to the curia, I always moved with tact and prudence ... but mine was a difficult time, the era of the schism of West. Germany, England, Hungary, Poland, and most of Italy accepted me as a pope. But my pontificate was opposed by two antipapes: Clement VII (1378-1394) and Benedict XIII (1394-1417). Both resided in Avignon under the protection of the French.

During my pontificate, there was a strong pressure to call an ecumenical council as the only way to reconstruct the Schism of West, but the conciliar movement has not made its way during my papacy. I celebrated two jubilees in Rome. The first in 1390, already declared by my predecessor Urban VI and the jubilee of 1400 that attracted in Rome great crowds of pilgrims, particularly from France.

During my reign I resumed papal sovereignty over Rome: it was not easy to take it away from the great local feudal families. I also started the fortification of Castel Sant'Angelo and the bridges on the Tiber.

I died in 1404 after a short illness.

Beautiful and meaningful was the reference to me, in a speech on October 5, 1980, by John Paul II at the end of his pastoral visit to Otranto. At Galatina Airport (Lecce), the Pontiff - addressing the authorities and the faithful - said, among other things: "With the same intensity of feeling I express my gratitude to the numerous workers of Casarano, home of Bonifacio IX and important industrial centre of Salento ".